Infortunio: meno grave è, più pesano i costi indiretti

Un recente studio dell’OSHA ha cercato di stimare quanto pesano in termini economici un infortunio o malattia professionale accaduti in azienda. Sono stati suddivisi in costi diretti e indiretti. Tra i primi troviamo ad esempio:

Costi diretti
•Costi medici per l’infortunato (spese ospedaliere, consulti medici, riabilitazione, medicinali)
•Danni subiti dai mezzi di produzione (macchinari, attrezzature, edifici, veicoli)
•Valore della produzione per le interruzioni causate da incidenti

Mentre i costi diretti, a seconda del tipo di danno, sono facilmente misurabili e possono essere coperti del tutto o in parte da assicurazioni o forme preventive, i costi indiretti sono difficili da dimostrare e pesano sempre esclusivamente sull’azienda. Tra i costi indiretti troviamo considerati

Costi indiretti
•Integrazione dei salari (variabile in base all’assicurazione aziendale)
•Costi salariali relativi al tempo perso per interruzione del lavoro
•Tempo amministrativo passato con autorità di vigilanza, personale addetto alla sicurezza e colleghi dopo un infortunio
•Costi per formare un lavoratore in sostituzione
•Perdita di produttività legato al lavoro, alla riprogrammazione, alle curve di apprendimento dei dipendenti
•Ricollocamento in diversa mansione (anche temporanea) di dipendenti feriti
•Pulizia e costi di rimessa in ordine di materiale danneggiato, macchinari (non coperti da assicurazioni)

Nello studio dell’OHSA non sono stati conteggiati, nonostante possano incidere in maniera sensibile, eventuali altri costi indiretti come la perdita di reputazione pubblica, nel caso di infortuni pesanti.

Conclusione

Nonostante questo, i costi indiretti sono sempre percentualmente maggiori rispetto ai diretti, con un rapporto che varia da 1,1 a 4,5. Sorprendentemente, lo studio dimostra che meno grave è il danno, maggiore è il rapporto dei costi indiretti sui costi diretti, arrivando a pesare appunto quasi 5 volte tanto.

Risulta quindi importante non solo investire nella gestione di tali emergenze, ma soprattutto nella prevenzione e nel monitoraggio, di tutti gli infortuni (non solo dei più rilevanti). Individuare le casistiche più ricorrenti, raccogliere le segnalazioni, stabilire gli indicatori e confrontare gli indici infortunistici permette all’azienda di orientare gli investimenti là dove portano più beneficio.

Fonte: necsi.it