Le modalità di cancellazione dal SISTRI per le aziende non più obbligate al pagamento del contributo
Il recente decreto del Ministero dell’Ambiente 24 aprile 2014 n. 126 “Disciplina delle modalità di applicazione a regime del SISTRI del trasporto intermodale nonché specificazione delle categorie di soggetti obbligati ad aderire, ex articolo 188-ter, comma 1 e 3 del decreto legislativo n. 152 del 2006”, ha introdotto significative semplificazioni per gli operatori del settore e specialmente per le piccole imprese, che fino a dieci dipendenti vengono esclusi dall’obbligo di adesione al sistema di tracciabilità dei rifiuti.
Ricordando che entro il 30 giugno le aziende che sono iscritte al Sistri sono tenute al pagamento del contributo per il 2014, è dunque consigliabile per tutte le imprese che non risultano più obbligate, procedere alla cancellazione.
Modalità di cancellazione dal Sistri
Le aziende non più obbligate ad aderire al SISTRI (es. aziende produttrici di rifiuti speciali pericolosi con meno di 10 dipendenti) potranno cancellare la propria iscrizione al SISTRI operando direttamente dal sito, previo accesso con chiavetta USB e proprie credenziali.
La procedura di cancellazione prevede:
nel menu “Gestione Azienda”, selezionare “Richiesta cancellazione azienda”;
caricare copia del documento d’identità del legale rappresentante;
caricare autocertificazione del possesso dei requisiti per domandare la cancellazione dal sistema.
Completata questa fase, l’azienda riceverà una mail di conferma, ove vengono indicate le modalità di restituzione dei dispositivi (al momento si chiede di restituire a mezzo raccomandata A/R le chiavette USB).
Ricordiamo che per le aziende non più obbligate ad aderire al SISTRI, rimangono in vigore gli obblighi relativi alla gestione dei rifiuti: tenuta del registro, formulari e denuncia dei rifiuti prodotti.
Fonte: necsi.it