Nuova ISO 45001: esito negativo, stop alla pubblicazione

Continua il difficile percorso della nuova ISO 45001: abbozzata nel 2014 e sviluppata nel corso del 2015, la si attendeva tra ottobre e marzo, ma la nuova 45001 non verrà alla luce, almeno per il momento.

Lo scorso 12 maggio, infatti, la votazione indetta dal Comitato ISO/PC 283 sulla approvazione o meno della proposta di norma ISO/DIS 45001 ha dato esito negativo, bocciandone la pubblicazione.

16 organismi nazionali hanno votato hanno votato contro.

Anche l’Italia (rappresentata dall’UNI), ha espresso un voto contrario che, evidentemente, ha contribuito insieme a quelli di gran parte dei paesi europei a definire la posizione contraria all’adozione del testo proposto.

I punti contestati
 • la mancanza dell’obbligatorietà del rispetto della legislazione
 • il ruolo dei lavoratori e dei loro rappresentanti apparso molto in ombra nella stesura del draft
 • la mancata esplicitazione che la formazione sia considerata come strumento cardine per la realizzazione di una reale sicurezza del lavoro
 • la mancata esplicitazione che la formazione sia a spese dei datori di lavoro e all’interno dell’orario di lavoro e che ai lavoratori vengano forniti, sempre gratuitamente, i DPI necessari per svolgere il lavoro.

Dal punto di vista dell’Italia,che ha una legislazione all’avanguardia in tema di salute e sicurezza del lavoro, risultava inaccettabile che una norma ISO sugli stessi temi non imponesse tali condizioni.

La polemica

L’inflessiblità sui punti precedenti è data dal fatto che questo tipo di standard tecnici sono utilizzati sempre più dalle imprese come alternative agli standard e alle norme, indipendentemente dall’osservanza delle leggi nazionali e dal rispetto dei diritti del lavoro.  La sua possibile approvazione aveva suscitato quindi parecchie preoccupazioni, così come risultatatva.

Anche le strutture pubbliche erano preoccupate in quanto la conformità dell’ISO 45001 viene verificata e certificata da organismi privati, con il conseguente indebolimento di esse.

Le novità rispetto alla 18001

Tra gli altri requisiti, rispetto alla OHSAS 18001, la norma mette l’accento su:
 •Sistematica individuazione di problematiche interne ed esterne, delle necessità ed aspettative dei lavoratori e di altre parti interessate.
 • Leadership e coinvolgimento del lavoratore e processi di partecipazione
 • Il ‘risk based thinking’ (approccio basato sul rischio) come base del Sistema di gestione
 • Modifiche sulle procedure di preparazione e risposta alle emergenze
 • Una nuova clausola collegata al processo di miglioramento continuo
 • Requisiti specifici collegati alla valutazione delle performance (performance evaluation) con sistematico monitoraggio degli indicatori sicurezza

L’intento è sottolineare che analisi e valutazione non devono essere fini a se stessi: le attività programmate hanno l’obiettivo di ridurre e gestire il rischio e il monitoraggio degli indicatori di performance permette di perfezionare progressivamente queste azioni di miglioramento.

I prossimi passi

Ora riprenderanno al più presto i lavori del Comitato ISO/PC 283 e della Commissione Tecnica dell’UNI con la speranza di giungere al più presto ad un testo condiviso che, anche alla luce delle nuove norme 9001 e 14001 emanate lo scorso settembre 2015, possa rappresentare uno standard riconosciuto a livello internazionale.