Dati INAIL: online i numeri del fenomeno infortunistico (agg. Ottobre)

INAIL riporta nella sezione DATI INAIL, le rilevazioni dei primi nove mesi del 2018 – Aggiornamento di Ottobre, indicando un aumento delle denunce di infortunio mortale in aumento (+8,5% rispetto all’analogo periodo nel 2017, per via dei tragici eventi di Agosto); calano gli infortuni non mortali (-0,5% rispetto al 2017) mentre le malattie professionali salgono (+1,8% – pari a 771 casi in più rispetto allo stesso periodo del 2017).
Anche Regioni rilancia i dati aggiornati ad Ottobre, tratti da OPEN DATA che confermano 534.605 denunce di infortunio sul lavoro (+0,2% rispetto allo stesso periodo del 2017), 945 delle quali con esito mortale (+9,4%). Patologie professionali a quota 49.760 (+1,9%).

Gli infortuni mortali
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nei primi nove mesi di quest’anno sono state 834, 65 in più rispetto alle 769 denunciate nell’analogo periodo del 2017 (+8,5%).
Comincia così il decimo rapporto pubblicato nella sezione DATI INAIL dell’Istituto, che giustifica l’aumento con l’elevato numero di decessi avvenuti lo scorso mese di agosto rispetto all’agosto 2017 (109 contro 65), alcuni dei quali causati da incidenti “plurimi”, ovvero quelli che causano contemporaneamente la morte di due o più lavoratori, dovuto in particolare al crollo del ponte Morandi, oltre alle morti dei braccianti avvenute a Lesina e Foggia.
Nel 2018 si sono verificati in totale (al 3/10/2018, data del Rapporto) 18 incidenti plurimi che sono costati la vita a 66 lavoratori, rispetto ai 12 incidenti plurimi del 2017, che hanno causato 36 morti.

Gli infortuni non mortali
Nel rapporto si citano anche i dati sugli infortuni non mortali, che nei primi nove mesi del 2018 sono stati 469.008 in diminuzione dello 0,5% rispetto all’analogo periodo del 2017.
Più in generale dal 30 settembre i casi di infortunio avvenuti in occasione di lavoro, passati da 401.474 a 398.759 (-0,7%), mentre quelli in itinere hanno fatto registrare un incremento pari allo 0,3%, da 70.044 a 70.249.
Con riferimento al comparto di attività tra gennaio e settembre il numero degli infortuni denunciati è diminuito dello 0,5% nella gestione Industria e servizi (dai 375.499 del 2017 ai 373.670 casi del 2018), del 2,4% in Agricoltura (da 25.219 a 24.610) e del -0,1% nel Conto Stato (da 70.800 a 70.728).
Si sottolinea nel rapporto che la diminuzione ha interessato gli infortuni dei lavoratori italiani (-1,7%) e di quelli comunitari (-0,4%), mentre per i lavoratori extracomunitari l’aumento è stato dell’8,0%.

Le malattie professionali
Infine, per le malattie professionali, dopo la diminuzione cui si è assistiti nel 2017, ora in controtendenza, le denunce sono tornate ad aumentare, anche se a un ritmo sempre più decrescente nelle diverse rilevazioni mensili. Al 30 settembre scorso l’incremento si è attestato al +1,8% (pari a 771 casi in più rispetto allo stesso periodo del 2017, da 43.312 a 44.083).
L’incremento ha interessato l’Agricoltura, con una crescita percentuale pari al 5,2% (da 8.397 a 8.831) e l’Industria e servizi con +1,0% (da 34.387 a 34.739), mentre nel Conto Stato il numero delle patologie denunciate è diminuito del 2,8% (da 528 a 513).
Ai primi tre posti delle patologie più denunciate si pongono le patologie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (26.732 casi), con quelle del sistema nervoso (5.065) e dell’orecchio (3.369), pari a circa l’80% del totale. Seguono le denunce di patologie del sistema respiratorio (1.973) e dei tumori (1.753).

I dati di Ottobre
Regioni.it segnala alcuni dati analitici delle denunce di infortunio – nel complesso e con esito mortale – e di malattia professionale presentate all’Istituto nel mese di ottobre. Tra gennaio e ottobre sono state presentate all’Istituto 534.605 denunce di infortunio sul lavoro (+0,2% rispetto allo stesso periodo del 2017), 945 delle quali con esito mortale (+9,4%). Le patologie di origine professionale denunciate sono state 49.760 (+1,9%), tratti dalla sezione OPEN DATA.
Gli open data pubblicati – avverte l’istituto – sono provvisori, perché soggetti all’effetto distorsivo di “punte occasionali” e dei tempi di trattazione delle pratiche. Per quantificare i casi accertati positivamente sarà infatti necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero 2018, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia.
I dati rilevati al 31 ottobre di ciascun anno evidenziano a livello nazionale una diminuzione dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 454.421 a 454.006 (-0,1%), mentre quelli in itinere, avvenuti cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, hanno fatto registrare un incremento pari all’1,7%, da 79.231 a 80.599.

Fonte: Insic